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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Alastor Moody


   ‘Sta combinandone una delle sue... sta facendo il malocchio alla scopa’ disse Hermione.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   ‘Senti un po' Hagrid, io lo capisco quando qualcuno sta facendo il malocchio; ho letto tutto sull'argomento! Bisogna mantenere il contatto visivo, e Piton non batteva neanche le palpebre. L'ho visto benissimo!’
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

    «Che nottata!» bofonchiò allungando la mano per prendere la teiera, mentre i ragazzi gli si sedevano intorno. «Nove sopralluoghi. Nove! E il vecchio Mundungus Fletcher ha cercato di farmi il malocchio mentre ero girato dall’altra parte…»
La Tana (Cap. 3 Harry Potter 2)

   «Dobbiamo controllare che non abbia il malocchio» disse la professoressa McGranitt. «Io non sono un'esperta, ma credo che Madama Bumb e il professor Vitious la smonteranno...»
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   Harry sapeva che Hermione aveva agito con le migliori intenzioni, ma questo non gli impedì di arrabbiarsi con lei. Per poche, brevi ore era stato il proprietario di uno dei migliori manici di scopa del mondo, e ora, grazie alla sua intromissione, non sapeva se l'avrebbe mai più rivisto. Era certo che al momento non ci fosse niente che non andava nella Firebolt, ma in che condizioni sarebbe stata dopo aver subito ogni genere di test antimalocchio?
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)


   «Non agitarti, Oliver» disse Harry cupo. «Non ce l'ho più. Me l'hanno requisita». E raccontò tutto del controllo antimalocchio.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Malocchio? E com'è possibile?»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Sì, ma non le aveva fatto un malocchio, vero?» disse Ron. «Ahia!»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    «E secondo Malocchio che cos’è successo?» chiese il signor Weasley stappando la boccetta d’inchiostro, intingendo la penna e preparandosi a prendere appunti.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Arthur, lo sai com’è fatto Malocchio» disse la testa di Diggory alzando di nuovo gli occhi al cielo. «Qualcuno che striscia nel suo giardino nel cuore della notte? È più probabile che da qualche parte ci sia un gatto molto traumatizzato coperto di bucce di patata. Ma se quelli dell’Uso Improprio della Magia mettono le mani su Malocchio, è finito: pensa ai suoi precedenti. Dobbiamo farlo uscire con un’accusa minore, qualcosa del tuo Ufficio… quanto valgono i Bidoni Esplosivi?»
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Forse potrebbe uscire su cauzione» disse il signor Weasley continuando a scrivere in fretta, le sopracciglia aggrottate. «Malocchio non ha usato la bacchetta? Non ha aggredito nessuno?»
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Mi dispiace, Molly» disse più lentamente, «disturbarvi cosi presto… ma Arthur è il solo che possa tirar fuori Malocchio, e Malocchio dovrebbe cominciare il nuovo lavoro oggi. Perché doveva scegliere proprio ieri notte…»
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Ma certo» rispose lei. «Tu pensa a Malocchio, noi ce la caveremo».
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Qualcuno ha detto Malocchio?» chiese Bill. «Che cos’ha combinato, stavolta?»
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Malocchio Moody?» disse George pensieroso, spalmando marmellata di arance sul pane tostato. «Non è quello svitato…»
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)


    «Tuo padre ha un’altissima opinione di Malocchio Moody» disse la signora Weasley con fermezza.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Chi è Malocchio?» chiese Harry.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Moody?» mormorò Harry rivolto a Ron. «Malocchio Moody? Quello che tuo padre è corso ad aiutare stamattina?»
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Come stavo dicendo» disse, sorridendo alla marea di studenti davanti a lui, tutti con gli occhi ancora puntati su Malocchio Moody, «nei prossimi mesi avremo l’onore di ospitare un evento assai emozionante, un evento che non ha luogo da più di un secolo. È con grandissimo piacere che vi informo che il Torneo Tremaghi quest’anno si terrà a Hogwarts».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Silente si risedette e si voltò a parlare con Malocchio Moody. Ci fu un gran fracasso di sedie spostate e colpi secchi mentre tutti gli studenti si alzavano e sciamavano nella Sala d’Ingresso attraverso le doppie porte.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Arnold Weasley, che due anni fa fu accusato di possesso di un’auto volante, ieri è stato coinvolto in una zuffa con parecchi protettori della legge babbani (’poliziotti’) a causa di alcuni bidoni della spazzatura altamente aggressivi. Pare che il signor Weasley sia intervenuto in aiuto di Malocchio Moody, l’anziano ex Auror che è andato in pensione dal Ministero quando non è stato più in grado di distinguere fra una stretta di mano e un tentato omicidio. Com’era prevedibile, il signor Weasley, all’arrivo presso la casa strettamente sorvegliata del signor Moody, ha scoperto che quest’ultimo aveva ancora una volta dato un falso allarme. Il signor Weasley è stato costretto a modificare parecchie memorie prima di riuscire a sfuggire ai poliziotti, ma si è rifiutato di rispondere alle domande della Gazzetta del Profeta sul perché abbia coinvolto il Ministero in una scena tanto indegna e potenzialmente imbarazzante.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    Era noto a tutti che Piton desiderava ardentemente il posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, e non era riuscito a ottenerlo per il quarto anno di fila. Piton aveva preso in antipatia tutti gli insegnanti precedenti, e l’aveva dimostrato, ma sembrava stranamente cauto nel manifestare aperta ostilità nei confronti di Malocchio Moody. A dire il vero, tutte le volte che Harry li vedeva insieme — ai pasti, o quando passavano nei corridoi — aveva la netta impressione che Piton evitasse l’occhio di Moody, sia quello magico che quello normale.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    Volo immediatamente a nord. La notizia della tua cicatrice è l’ultima di una serie di strane voci che mi sono giunte fin qui. Se ti fa ancora male, vai subito da Silente: dicono che ha convinto Malocchio a tornare al lavoro, il che significa che sta leggendo i segni, anche se è l’unico.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    E poi sentì la voce di Malocchio Moody che echeggiava in una stanza remota del suo cervello vuoto: «Salta sul banco… salta sul banco…»
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Il professor Karkaroff si voltò di scatto. Malocchio Moody era là, appoggiato pesantemente al bastone, l’occhio magico che fissava malevolo il Preside di Durmstrang.
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)


    «Alastor!» ammoni Silente. Harry si chiese per un attimo con chi stava parlando, ma poi capì che “Malocchio” non poteva certo essere il vero nome di Moody. Quest’ultimo tacque, anche se continuò a osservare Karkaroff soddisfatto. Il volto di Karkaroff era paonazzo.
I Quattro Campioni (Cap. 17 Harry Potter 4)

    «… e leggendo tra le righe del pezzo di quella Skeeter il mese scorso, be’, Moody è stato aggredito la sera prima di cominciare a lavorare a Hogwarts. Si, lo so che lei sostiene che si è trattato di un altro falso allarme» aggiunse Sirius in fretta, vedendo che Harry stava per parlare, «ma io non credo che sia così. Credo che qualcuno abbia tentato di impedirgli di venire a Hogwarts. Credo che qualcuno sapesse che il suo compito sarebbe stato molto più difficile con lui nei paraggi. E nessuno ha intenzione di indagare a fondo, Malocchio denuncia intrusi un po’ troppo spesso. Ma questo non significa che non sia più in grado di riconoscere i pericoli. Moody era l’Auror migliore che il Ministero abbia mai avuto».
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Cedric lo guardava ancora con vago sospetto quando Harry udì un ticchettio familiare alle sue spalle. Si voltò e vide Malocchio Moody uscire da una delle aule vicine.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Non era poi così male, pensò Harry, girando lentamente sul posto (era Calì a portare). Tenne gli occhi fissi sulle teste degli spettatori, e ben presto anche molti di loro li raggiunsero sulla pista da ballo, così che i campioni non furono più al centro dell’attenzione. Neville e Ginny ballavano lì vicino — vide Ginny strizzare gli occhi mentre Neville le pestava i piedi — e Silente volteggiava con Madame Maxime. La sproporzione tra i due era tale che la punta del cappello di Silente solleticava appena il mento di lei; comunque, Madame Maxime si muoveva con molta grazia per essere così robusta. Malocchio Moody era impegnato in un goffo two-step con la professoressa Sinistra, che evitava nervosamente la sua gamba di legno.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Albus Silente, eccentrico Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, non ha mai avuto paura di fare scelte discutibili in fatto di personale docente, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. A settembre di quest’anno ha assunto Alastor «Malocchio» Moody, il noto ex Auror iettatore, per insegnare Difesa contro le Arti Oscure, una decisione che ha fatto aggrottare molte fronti al Ministero della Magia, data la ben nota abitudine di Moody di aggredire chiunque faccia un movimento brusco in sua presenza. Malocchio Moody, comunque, sembra gentile e responsabile, se confrontato con il semiumano che Silente ha assunto per insegnare Cura delle Creature Magiche.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Piton zittì all’improvviso. Lui e Gazza guardarono giù, verso i piedi della scala. Harry vide Malocchio Moody avanzare zoppicando nello stretto spazio tra le loro teste. Moody indossava il vecchio mantello da viaggio sulla camicia da notte, e si appoggiava al bastone come al solito.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    «Mettiamola così, Potter» borbottò Moody alla fine, «dicono che il vecchio Malocchio ha la fissazione di catturare Maghi Oscuri… ma Malocchio è niente — niente — in confronto a Barty Crouch».
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    «Non eri nel tuo letto la notte che il mio ufficio è stato violato!» sibilò Piton. «Lo so, Potter! Ora, Malocchio Moody può anche essersi unito al tuo fan club, ma io non ho intenzione di tollerare il tuo comportamento! Un’altra passeggiatina notturna nel mio ufficio, Potter, e la pagherai!»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Be’» rispose Sirius lentamente, «non escludo che Malocchio abbia perquisito gli uffici di ogni singolo insegnante quando è arrivato a Hogwarts. Prende sul serio la sua Difesa contro le Arti Oscure, Moody. Non so se esiste qualcuno di cui si fida, e con le cose che ha visto non mi sorprende. Ma c’è da dire una cosa a favore di Moody, che non ha mai ucciso se poteva evitarlo. Ha sempre consegnato prigionieri vivi, per quanto era possibile. Era duro, ma non è mai sceso al livello dei Mangiamorte. Crouch, però… è di un’altra pasta… sarà davvero malato? E se sì, perché ha fatto la fatica di trascinarsi fino all’ufficio di Piton? E se no… che cos’ha in mente? Che cosa doveva fare di tanto importante alla Coppa del Mondo da non mettere piede in Tribuna d’Onore? Che cosa faceva mentre avrebbe dovuto prendere parte al Torneo come giudice?»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Come osa» ringhiò Hagrid mentre passavano accanto al lago. «Come osa accusare Silente. Silente non fa ’ste cose. Silente non ti voleva al Torneo. Preoccupato! Non so quando ho mai visto Silente più preoccupato di adesso. E tu!» esclamò Hagrid all’improvviso rivolto a Harry, che guardò in su, sorpreso. «Che cos’è che facevi, cosa andavi in giro a fare con quel tipaccio di Krum? È di Durmstrang, Harry! Poteva farti il malocchio! Moody non ti ha insegnato niente? Ma pensa a te, lui che ti attira là fuori da solo…»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)


    «Krum è a posto!» disse Harry mentre risalivano i gradini verso la Sala d’Ingresso. «Non stava cercando di farmi il malocchio, voleva solo parlare di Hermione…»
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Harry si protese in avanti. Accanto a Silente c’era Malocchio Moody — un Malocchio molto diverso dal solito. Non aveva l’occhio magico, ma due occhi normali. Entrambi scrutavano Karkaroff, ed entrambi erano stretti in un’espressione di profondo disgusto.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    Harry guardò Malocchio Moody. La sua espressione alle spalle di Silente era di profondo scetticismo.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    «Che cosa è successo, Harry?» chiese infine l’uomo, trascinando Harry su per i gradini di pietra. Clunk. Clunk. Clunk. Era Malocchio Moody.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    In quel momento, Harry comprese fino in fondo per la prima volta perché si diceva che Silente era l’unico mago di cui Voldemort avesse mai avuto paura. L’espressione di Silente mentre scrutava il corpo privo di sensi di Malocchio Moody era più terribile di quanto Harry avesse mai potuto immaginare. Non c’era alcun sorriso benevolo sul suo volto, alcun brillio ironico negli occhi dietro le lenti. Una fredda furia era incisa in ogni tratto del suo viso antico; un senso di potere emanava da lui, come se sprigionasse vapore bollente.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Questo non è Alastor Moody» rispose piano Silente. «Tu non hai mai conosciuto Alastor Moody. Il vero Moody non ti avrebbe allontanato da me dopo ciò che è successo stanotte. Nel momento in cui ti ha portato via, ho capito… e vi ho seguiti».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Si ritrovò a guardare in una specie di pozzo, una stanza sotterranea, e disteso al suolo tre metri più in basso, apparentemente immerso in un sonno profondo, magro e affamato, giaceva il vero Malocchio Moody. La gamba di legno era sparita, l’orbita che avrebbe dovuto accogliere l’occhio magico sembrava vuota sotto la palpebra, e gli mancavano ciuffi di capelli grigi. Harry, attonito, spostò lo sguardo dal Moody addormentato nel baule al Moody svenuto disteso sul pavimento dell’ufficio.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Avevate bisogno di Alastor Moody» intervenne Silente. I suoi occhi azzurri fiammeggiavano d’ira, anche se la sua voce rimase calma.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Severus» Silente si volse verso Piton, «per favore, di’ a Madama Chips di venire qui. Dobbiamo portare Alastor Moody in infermeria. Poi vai nel parco, trova Cornelius Caramell e accompagnalo qui. Vorrà certo interrogare Crouch di persona. Digli che se ha bisogno di me mi troverà in infermeria tra mezz’ora».
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Harry annuì. Si sentiva oppresso da una sorta di stordimento e da un senso di totale irrealtà, ma non gl’importava; ne era perfino contento. Non voleva dover pensare a nulla di ciò che era successo da quando aveva toccato la Coppa Tremaghi per la prima volta. Non voleva dover passare in rassegna i ricordi, freschi e nitidi come fotografie, che continuavano a lampeggiare nella sua mente. Malocchio Moody dentro il baule. Codaliscia, accasciato a terra, che si reggeva il moncherino. Voldemort che sorgeva tra i vapori del calderone. Cedric… morto… Cedric, che gli chiedeva di riportarlo dai suoi genitori…
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Il vero Malocchio Moody era al tavolo degli insegnanti; la gamba di legno e l’occhio magico erano tornati al loro posto. Era estremamente nervoso, e sobbalzava tutte le volte che qualcuno gli rivolgeva la parola. Harry non poté biasimarlo: la sua paura di essere aggredito doveva essere ben aumentata in dieci mesi di prigionia nel proprio baule. La sedia del professor Karkaroff era vuota. Harry si chiese, mentre prendeva posto con gli altri di Grifondoro, dove si trovava in quel momento, e se Voldemort era riuscito a raggiungerlo.
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    Harry abbassò appena la bacchetta ma non allentò la presa e non si mosse. Aveva ottime ragioni per essere sospettoso. Aveva appena trascorso nove mesi in compagnia di colui che credeva essere Malocchio Moody solo per scoprire che non era affatto Moody, ma un impostore; di più, un impostore che aveva cercato di ucciderlo prima di essere smascherato. Non fece in tempo a decidere sul da farsi, che una seconda voce un po’ roca salì fluttuando per le scale.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    Malocchio Moody, che aveva lunghi capelli brizzolati e un grosso pezzo di naso mancante, strizzò sospettoso gli occhi scompagnati. Un occhio era piccolo, scuro e lucente, l’altro grande, rotondo e blu elettrico: l’occhio magico che poteva vedere attraverso le pareti, le porte e la parte posteriore della sua stessa testa.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «È lui, Malocchio» disse Lupin.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Non badarci, pensa solo a tenere la bacchetta lontana dalla tasca di dietro!» ringhiò Malocchio. «Elementari norme di sicurezza per bacchette, ah, nessuno ci pensa più». Zoppicò affaticato verso la cucina. «E comunque l’ho visto succedere» aggiunse irritato, mentre la donna alzava gli occhi al soffitto.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    Malocchio Moody era seduto al tavolo di cucina e beveva a sorsi da una fiaschetta tascabile, con l’occhio magico che roteava in tutte le direzioni, esaminando i molti congegni risparmiafatiche dei Dursley.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Questo è Alastor Moody, Harry» continuò Lupin, indicandolo.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Malocchio, lo sai che è disgustoso, vero?» buttò lì Tonks.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Ben fatto, Malocchio» approvò Tonks, fissando la vita di Harry.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Smettila di essere così allegro, Malocchio, o penserà che non prendiamo la faccenda sul serio» lo rimproverò Tonks, legando il baule di Harry e la gabbia di Edvige a una briglia che pendeva dalla sua scopa.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Verso sud!» gridò Malocchio. «Città a prua!»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Non attraversiamo le nuvole!» gridò Tonks rabbiosa. «Ci inzupperemo, Malocchio!»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    Ogni tanto cambiavano rotta seguendo le istruzioni di Malocchio. Harry stringeva gli occhi contro le folate di vento gelido che cominciavano a fargli dolere le orecchie; ricordava di aver provato tanto freddo a cavallo di una scopa solo una volta prima d’allora, durante la partita di Quidditch contro Tassorosso al terzo anno, che si era tenuta in piena tempesta. La scorta attorno a lui continuava a volteggiare come uno stormo di uccelli da preda giganti. Harry perse la nozione del tempo. Si chiese da quanto volassero; almeno da un’ora, pareva.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Dobbiamo fare dietrofront per un pezzo, per controllare che non ci seguano!» gridò Malocchio.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «TU SEI PAZZO, MALOCCHIO!» strillò Tonks da davanti. «Siamo tutti gelati dalla testa alla scopa! Se continuiamo a deviare arriveremo la settimana prossima! E poi ormai ci siamo quasi!»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Tutto bene il viaggio, Harry?» gridò Bill, cercando di raccogliere dieci rotoli in una volta sola. «Malocchio non vi ha fatto venire via Groenlandia, allora?»
L’Ordine della Fenice (Cap. 5 Harry Potter 5)

    «Be’, sono sicuro che è un Molliccio» disse Sirius, spiando dal buco della serratura, «ma forse dovremmo lasciare che Malocchio gli dia un’occhiata prima di farlo uscire… conoscendo mia madre, potrebbe essere qualcosa di molto peggiore».
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5)

    Sirius, Lupin, Tonks e Kingsley Shacklebolt erano già arrivati e Malocchio Moody fece il suo ingresso zoppicando poco dopo che Harry si fu servito una Burrobirra.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «Oh, Alastor, sono felice che tu sia qui» disse la signora Weasley allegra, mentre Malocchio si liberava del mantello da viaggio. «È un secolo che volevamo invitarti… potresti dare un’occhiata allo scrittoio nel salotto e dirci che cosa c’è dentro? Non abbiamo voluto aprirlo nel caso che sia qualcosa di veramente pericoloso».
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    Malocchio Moody stava annusando una coscia di pollo con quel che gli restava del naso; evidentemente non riconobbe alcuna traccia di veleno, perché strappò via una striscia di carne con i denti.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «…il manico è di quercia spagnola con una laccatura antimalocchio e controllo delle vibrazioni incorporato…» Ron stava spiegando a Tonks.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    La fatica di inventare un oggetto che non aveva riposto gli fu risparmiata. Sirius aveva appena detto: «Che cos’hai lì, Malocchio?» e Moody si era voltato verso di lui. Harry attraversò la cucina, scivolò oltre la porta e salì le scale prima che qualcuno potesse richiamarlo.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «La signora Weasley l’ha risistemata» disse Hermione. «Ma ora Malocchio brontola che non possiamo uscire se non arriva Sturgis Podmore, altrimenti mancherà una persona alla scorta».
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Non so, è Malocchio che lo dice» rispose Hermione distrattamente, guardando l’orologio, «ma se non usciamo in fretta perderemo il treno di sicuro…»
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Lo so, lo so» gemette la signora Weasley allungando il passo, «è che Malocchio voleva aspettare Sturgis… se solo Arthur fosse riuscito a mandarci un’altra volta delle macchine dal Ministero… ma di questi tempi Caramell non gli lascia prendere in prestito nemmeno una boccetta vuota d’inchiostro… come fanno i Babbani a viaggiare senza magia…»
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Be’, non abbiamo mai avuto dei grandi insegnanti di Difesa contro le Arti Oscure, no?» disse Harry. «Sai com’è, Hagrid ce l’ha spiegato, nessuno vuole quel posto; dicono che ha il malocchio».
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Tra queste eccentriche decisioni ci sono senza dubbio le controverse assunzioni di personale precedentemente descritte su queste pagine, che hanno visto l’ingaggio del licantropo Remus Lupin, del mezzogigante Rubeus Hagrid e del visionario ex Auror “Malocchio” Moody.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    Quando Ron si svegliò, Harry finse di essersi goduto anche lui un sonno ristoratore. I loro bauli arrivarono da Hogwarts durante il pranzo, così poterono vestirsi da Babbani per andare al San Mungo. Tutti tranne Harry erano chiassosamente felici e ciarlieri mentre scambiavano le vesti con jeans e felpe. Quando Tonks e Malocchio arrivarono per scortarli attraverso Londra, li salutarono con calore: risero di cuore alla vista della bombetta che Malocchio portava sulle ventitré per nascondere l’occhio magico e gli assicurarono che Tonks, nonostante i capelli rosa acceso e di nuovo corti, avrebbe attirato l’attenzione molto meno di lui in metropolitana.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Harry non rispose; per fortuna scesero alla fermata dopo, una stazione nel cuore di Londra, e nel trambusto della discesa lasciò che Fred e George si mettessero tra lui e Tonks, che guidava il gruppo. Tutti la seguirono sulla scala mobile; Moody chiudeva la fila zoppicando, con il cappello di traverso e una mano nodosa infilata tra i bottoni della giacca, stretta intorno alla bacchetta. Harry credette di avvertire l’occhio nascosto che lo fissava. Per evitare altre domande sul suo sogno, chiese a Malocchio dov’era nascosto il San Mungo.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Malocchio ringhiò la sua approvazione e si appoggiò al muro, mentre il suo occhio magico roteava in tutte le direzioni. Anche Harry si fece indietro, ma la signora Weasley tese un braccio e lo spinse dentro, dicendo: «Non fare lo sciocco, Harry, Arthur ti vuole ringraziare».
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    «Ora basta» intervenne sua madre, irritata. «Malocchio e Tonks sono qui, Arthur, e vogliono vederti. Voi aspettate fuori» disse ai suoi figli e a Harry. «Dopo potete venire a salutarlo. Andate».
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Tornarono in corridoio. Malocchio e Tonks entrarono nella stanza e si chiusero la porta alle spalle. Fred inarcò le sopracciglia.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Finito il pranzo, i Weasley avevano in programma di andare con Harry e Hermione a trovare di nuovo il signor Weasley, scortati da Malocchio e Lupin. Mundungus arrivò in tempo per il dolce, dopo essere riuscito a “prendere in prestito” un’auto, visto che la metropolitana non funzionava a Natale. L’auto, che Harry dubitava fosse stata presa con il consenso del proprietario, era stata ingrandita con un incantesimo simile a quello operato una volta sulla Ford Anglia dei Weasley. Anche se fuori era di proporzioni normali, dieci persone più Mundungus alla guida ci stavano abbastanza comode. La signora Weasley esitò prima di salire a bordo (Harry sapeva che la sua disapprovazione per Mundungus stava lottando contro l’antipatia verso i viaggi non magici), ma alla fine il freddo e l’insistenza dei figli ebbero la meglio, e si sistemò di buona grazia sul sedile posteriore, tra Fred e Bill.
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    La cena di quella sera avrebbe dovuto essere un’occasione allegra, con il ritorno del signor Weasley. Harry vide che Sirius si sforzava di renderla tale, eppure, quando non si costringeva a ridere forte alle battute di Fred e George o a offrire cibo, il suo viso tornava cupo e meditabondo. Tra lui e Harry erano seduti Mundungus e Malocchio, che erano passati per fare le congratulazioni al signor Weasley. Harry voleva parlare con Sirius, dirgli che non doveva ascoltare nemmeno una parola di Piton, che lo provocava apposta, e che nessuno di loro credeva che lui fosse un codardo perché obbediva a Silente e restava in Grimmauld Place. Ma non ne ebbe l’opportunità, e guardando l’espressione di Sirius si chiese se avrebbe mai osato sollevare l’argomento. Invece sussurrò a Ron e Hermione che avrebbe preso lezioni di Occlumanzia da Piton.
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    Di scatto Harry accostò la tazza alle labbra, e altrettanto di scatto la riabbassò. Uno degli orridi gattini dietro la Umbridge aveva grandi, tondi occhi blu identici all’occhio magico di Malocchio Moody, e a Harry era appena venuto in mente che cosa avrebbe detto Malocchio se fosse venuto a sapere che aveva bevuto una cosa offerta da un nemico.
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    «Ti avverto!» lo minacciò Harry, pur rendendosi conto che da dove si trovava la possibilità di infliggere una punizione a Kreacher era inesistente. «Dov’è Lupin? E Malocchio? C’è qualcuno di loro qui?»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    Silente aveva raggruppato la maggior parte dei restanti Mangiamorte al centro della stanza, immobilizzandoli, a quel che pareva, con corde invisibili; zoppicando, Malocchio Moody aveva raggiunto Tonks e tentava di farla rinvenire; dietro la piattaforma ancora esplodevano lampi di luce, grugniti e grida… Kingsley si era sostituito a Sirius nel duello con Bellatrix.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    Silente sospirò e riprese. «Quando si è messo in contatto col Quartier Generale, vi ha trovato Alastor Moody, Ninfadora Tonks, Kingsley Shacklebolt e Remus Lupin. E tutti sono stati pronti ad accorrere in tuo aiuto. Il professor Piton ha chiesto a Sirius di restare al Quartier Generale per riferirmi che cos’era successo, visto che aspettavano il mio arrivo da un momento all’altro. Nel frattempo lui, il professor Piton, ti avrebbe cercato nella foresta.
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    C’era Malocchio Moody, la bombetta inclinata a nascondere l’occhio magico che gli dava un’aria decisamente sinistra (la stessa, in effetti, che avrebbe avuto senza bombetta), le mani nodose strette sul pomo di un lungo bastone, il corpo avvolto in un ampio mantello da viaggio. Tonks era subito dietro di lui, i capelli rosa acceso scintillanti nel sole che entrava dai lucemari sporchi della stazione, un paio di jeans costellati di toppe e una sgargiante maglietta viola con la scritta Le Sorelle Stravagarie. Accanto a lei c’era Lupin, pallido, i capelli ingrigiti, un lungo pastrano logoro sopra un maglione e un paio di pantaloni trasandati. E davanti a tutti c’erano il signore e la signora Weasley, agghindati nel loro migliore stile Babbano, e Fred e George, entrambi con giubbotti nuovi fiammanti di uno squamoso materiale verde livido.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Accennò col pollice alle proprie spalle; a quanto pareva, l’occhio magico stava guardando attraverso la nuca e la bombetta. Harry tese il collo a sinistra per vedere le persone indicate da Malocchio, e scorse proprio i tre Dursley… con l’aria inorridita alla vista del suo comitato di accoglienza.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Proprio così» rispose Malocchio, soddisfatto che zio Vernon avesse afferrato il nocciolo della questione tanto alla svelta.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Cara, perché non vieni a cena nel finesettimana? Ci saranno anche Remus e Malocchio…»
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    Andavano in infermeria due volte al giorno: Neville era stato dimesso, ma Bill era ancora ricoverato da Madama Chips. Le sue cicatrici non erano migliorate; anzi, ormai somigliava molto a Malocchio Moody, anche se grazie al cielo possedeva tutti e due gli occhi e le gambe, ma per il resto era lo stesso di sempre. Il solo cambiamento sembrava la nuova, smodata passione per le bistecche molto al sangue.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

    Uno straordinario assortimento di persone aveva già preso posto: sciatti ed eleganti, vecchi e giovani. Harry non ne riconobbe la gran parte, ma alcuni sì, compresi i membri dell’Ordine della Fenice: Kingsley Shacklebolt, Malocchio Moody, Tonks dai capelli tornati miracolosamente di un accesissimo rosa, Remus Lupin, mano nella mano con lei, i signori Weasley, Bill sorretto da Fleur e seguito da Fred e George, che indossavano giacche di pelle di drago nera. Poi c’erano Madame Maxime, che occupava da sola due sedie e mezzo, Tom, il padrone del Paiolo Magico, Arabella Figg, la vicina Maganò di Harry, la villosa bassista del gruppo magico le Sorelle Stravagarie, Ernie Urto, autista del Nottetempo, Madama McClan del negozio di vestiti di Diagon Alley, e alcune persone che Harry conosceva solo di vista, come il barista della Testa di Porco e la strega che spingeva il carrello dell’Espresso per Hogwarts. C’erano anche i fantasmi del castello, appena visibili alla splendente luce del sole, riconoscibili solo quando si muovevano, tremando evanescenti nell’aria luminosa.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   «Cosa significa?» sbottò Harry. «Credevo che Malocchio mi avrebbe portato via con una Materializzazione Congiunta».
La partenza dei Dursley (Cap. 3 Harry Potter 7)

   «Non si può» tagliò corto Hestia. «Malocchio ti spiegherà».
La partenza dei Dursley (Cap. 3 Harry Potter 7)

   «Cambio di programma» ringhiò Malocchio, che reggeva due enormi sacchi gonfi. Il suo occhio magico roteava, spostandosi dal cielo buio alla casa e al giardino con una rapidità da stordire. «Andiamo dentro, poi ti spieghiamo».
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   Harry li condusse tutti in cucina dove, tra risa e chiacchiere, si sedettero, si appollaiarono sui lustri banconi di zia Petunia o si appoggiarono ai suoi immacolati elettrodomestici: Ron, lungo e allampanato; Hermione, i capelli cespugliosi legati in una lunga treccia; Fred e George, con due sorrisi identici; Bill, capelli lunghi e brutte cicatrici; il signor Weasley, gentile, con la calvizie incipiente e gli occhiali un po' storti; Malocchio, sciupato, zoppo, l'occhio magico azzurro vivo che roteava nell'orbita; Tonks, i capelli corti del suo rosa preferito; Lupin, più grigio, più segnato; Fleur, snella e bellissima, i lunghi capelli di un biondo argenteo; Kingsley, calvo, nero, le spalle larghe; Hagrid, capelli e barba incolti, tutto gobbo per non picchiare la testa sul soffitto, e Mundungus Fletcher, piccolo, sudicio e depresso, con i suoi occhi cadenti da bassethound e i capelli impastati. Il cuore di Harry si allargò a quella vista: sentiva di volere un bene incredibile a tutti, compreso Mundungus, che aveva cercato di strangolare l'ultima volta che si erano incontrati.
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   «La Traccia, la Traccia!» esclamò Malocchio, impaziente. «L'incantesimo che intercetta l'attività magica di chi ha meno di diciassette anni, il mezzo del Ministero per scoprire le pratiche magiche dei minori! Se tu, o chiunque attorno a te, getta un incantesimo per farti uscire da qui, O'Tusoe lo saprà, e anche i Mangiamorte.
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   Harry vedeva delle falle nel piano; ma si trattenne per dare a Malocchio il modo di enunciarle.
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   Il silenzio cadde tra i quattro, che levarono gli occhi al cielo. Nessun movimento: le stelle li fissarono di rimando, senza battere ciglio, indiffe renti, non oscurate da amici in volo. Dov'era Ron? Dov'erano Fred e il signor Weasley? Dov'erano Bill, Fleur, Tonks, Malocchio e Mundungus?
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «No» rispose Ginny, «stiamo ancora aspettando Bill e Fleur, e Malocchio e Mundungus. Vado a dire a mamma e papà che state bene, Ron...»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Ripercorsero la cronaca dei loro viaggi, ma il prolungarsi dell'assenza di Bill, Fleur, Malocchio e Mundungus li opprimeva come una gelata, il suo morso ghiacciato sempre più difficile da ignorare.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   La signora Weasley corse verso di lui, ma Bill la strinse in un abbraccio senza calore. Guardò suo padre e aggiunse: «Malocchio è morto».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «L'abbiamo visto» continuò Bill; Fleur annuì, il viso rigato dalle lacrime che luccicava al chiarore della finestra della cucina. «È successo appena dopo che siamo usciti dal cerchio: Malocchio e Mundungus erano vicino a noi, diretti a nord anche loro. Voldemort sa volare ha puntato dritto contro di loro. Mundungus si è fatto prendere dal panico, l'ho sentito strillare, Malocchio ha cercato di fermarlo, ma lui si è Smaterializzato. La maledizione di Voldemort ha colpito Malocchio in pieno volto, è caduto dalla scopa e... non abbiamo potuto fare niente, niente, ne avevamo addosso una mezza dozzina...»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Rimasero lì a guardarsi. Harry non ci poteva credere. Malocchio morto; non poteva essere... Malocchio, così tenace, così coraggioso, così bravo a cavarsela...
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Malocchio» rispose il signor Weasley. «Morto».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   I sorrisi dei gemelli si trasformarono in smorfie spaventate. Nessuno sapeva che cosa fare. Tonks piangeva in silenzio dentro un fazzoletto: era molto affezionata a Malocchio, Harry lo sapeva bene, era la sua pupilla e la sua protetta al Ministero della Magia. Hagrid, seduto per terra nell'angolo dove c'era più spazio, si picchiettava gli occhi con il fazzoletto grande come una tovaglia.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

    attraverso la stanza, tenendo il tredicesimo sospeso. «A Malocchio».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «A Malocchio» ripeterono tutti, e bevvero.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «A Malocchio» echeggiò Hagrid, un po' in ritardo, con un singhiozzo.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «So a cosa state pensando» disse Bill, «e ci ho pensato anch'io, perché sembrava che ci aspettassero, no? Ma Mundungus non può averci tradito. Non sapevano che ci sarebbero stati sette Harry, questo li ha confusi quando siamo apparsi, e se vi ricordate è stato proprio Mundungus ad avere l'idea. Perché non avrebbe raccontato il punto fondamentale del piano, allora? Io credo che sia stato preso dal panico, tutto qui. Non voleva venire, Malocchio l'ha costretto, e Voi-Sapete-Chi è andato dritto su di loro: chiunque si sarebbe spaventato».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Voi-Sapete-Chi ha agito esattamente come Malocchio aveva previsto» osservò Tonks, tirando su col naso. «Ha pensato che Harry viaggiasse con gli Auror più navigati ed esperti. Prima ha inseguito Malocchio, e quando Mundungus li ha traditi si è gettato su Kingsley...»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Un nuovo silenzio seguì le sue parole. Lo stavano guardando tutti; Harry si sentì di nuovo scaldare, e bevve dell'altro whisky, tanto per fare qualcosa. Bevve pensando a Malocchio, che era sempre stato caustico sull'inclinazione di Silente a fidarsi degli altri.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Il corpo di Malocchio» rispose Lupin. «Dobbiamo recuperarlo».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Malocchio non avrebbe voluto...»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Lui gli avrebbe creduto, lo sapeva. Silente avrebbe saputo come e perché la sua bacchetta aveva agito da sola, perché Silente aveva sempre le risposte; sapeva tutto delle bacchette, aveva spiegato a Harry lo strano legame tra la sua e quella di Voldemort... Ma Silente, come Malocchio, come Sirius, come i suoi genitori, come la sua povera civetta, erano tutti andati dove Harry non avrebbe mai più potuto parlare con loro. Avvertì un bruciore in gola che non aveva nulla a che fare con il Whisky Incendiario...
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Lo shock per la perdita di Malocchio aleggiò sulla casa nei giorni seguenti. Harry si aspettava di vederlo entrare zoppicando dalla porta sul retro come gli altri membri dell'Ordine, che andavano e venivano portando notizie. Sapeva che solo l'azione avrebbe lenito il suo senso di colpa e il dolore e che doveva intraprendere appena possibile la sua missione: trovare e distruggere gli Horcrux.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   Da quel momento, la signora Weasley tenne Harry, Ron e Hermione così occupati con i preparativi che non ebbero quasi tempo per pensare. La spiegazione più generosa di quel comportamento era che voleva distrarli dal ricordo di Malocchio e dagli orrori del recente viaggio. Dopo due giorni ininterrotti di posate lucidate, consulenze sull'accostamento di colori, nastri e fiori, degnomizzazione del giardino e collaborazione nel cuocere enormi infornate di canapÈ, tuttavia, Harry cominciò a sospettare che il movente fosse un altro. Tutti quei compiti tenevano lui, Ron e Hermione a debita distanza; non era più riuscito a parlare da solo con i due amici dalla prima notte, quando aveva raccontato loro delle torture inflitte da Voldemort a Olivander.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «Be', Malocchio ha installato un paio di maledizioni contro Piton nel caso rimetta piede laggiù. Ci auguriamo che siano abbastanza potenti da tenerlo fuori e da legargli la lingua se cerca di parlarne, ma non possiamo esserne certi. Sarebbe stato folle continuare a usare la casa come Quartier Generale ora che la sua protezione è traballante».
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «Nessuna notizia di Malocchio?» chiese Harry a Bill.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «Stavamo parlando di Malocchio» disse Ron a Harry. «Secondo me potrebbe essere ancora vivo».
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   Per la prima volta, Harry si figurò il cadavere di Malocchio, spezzato come quello di Silente, con l'occhio che gli ronzava ancora nell'orbita. Provò una fitta di disgusto mescolata a un bizzarro desiderio di ridere.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «Oh... grazie, Ron... Mi dispiace...» balbettò lei. Si soffiò il naso e singhiozzò. «È orri-bi-le vero? Su-subito dopo Silente... Io n-non avrei mai immaginato che Malocchio potesse morire, era così forte!»
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   Trekking con i Troll sulla pila dei libri scartati. «Sono giorni che faccio le valigie per essere pronti a partire senza preavviso, il che, per tua informazione, ha implicato l'esercizio di alcune pratiche magiche piuttosto difficili, per non parlare del furto dell'intera scorta di Pozione Polisucco di Malocchio sotto il naso della mamma di Ron.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «Interessante teoria» disse Harry. «Qualcuno ha mai provato a infilzare Voldemort con una spada? Forse il Ministero dovrebbe affidare questo compito a un po' di gente, invece di perdere tempo a smontare Deluminatori o a coprire le fughe da Azkaban. è questo che fa, Ministro, chiuso nel suo ufficio, cerca di aprire un Boccino? La gente muore, per poco non sono morto anch'io, Voldemort mi ha dato la caccia per tre contee, ha ucciso Malocchio Moody, ma il Ministero non ha detto una parola, vero? E lei si aspetta ancora che noi collaboriamo con voi!»
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   «Severus Piton?» La voce di Malocchio Moody emerse sussurrando dal buio e li fece sobbalzare tutti e tre. «Non siamo Piton!» gracchiò Harry, prima che qualcosa gli alitasse addosso come aria fredda e la lingua gli si arricciasse in bocca, impedendogli di parlare. Fece per toccarsela, ma si era già ridistesa.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Gli altri due sperimentarono la stessa spiacevole sensazione. Ron fu assalito da conati; Hermione balbettò: «De-dev'essere la Ma-Maledizione Languelingua che Malocchio ha messo per Piton!»
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   «Credi che sia stato qui e la maledizione di Malocchio gli abbia legato la lingua?» chiese Ron.
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «Non ci interessa sapere perché hai abbandonato Malocchio» lo interruppe Harry, avvicinandogli la bacchetta agli occhi gonfi e arrossati. «Lo sapevamo già che sei un verme inaffidabile».
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   La strega sbirciò verso la lustra porta di mogano davanti all'open space; anche Harry guardò, e la rabbia si impennò dentro di lui come un serpente. Nel punto in cui su una porta Babbana ci sarebbe stato uno spioncino era stato incastonato un grande occhio tondo con l'iride blu elettrico; un occhio spaventosamente familiare a chiunque avesse conosciuto Alastor Moody.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Gli parve di essere tornato indietro nel tempo. La stanza era identica all'ufficio della Umbridge a Hogwarts: tovagliette di pizzo, centrini e fiori secchi ricoprivano ogni superficie. Alle pareti erano appesi gli stessi piatti decorativi, ciascuno col suo nauseante gattino infiocchettato a colori squillanti, che saltellava e faceva capriole. La scrivania era coperta da una tovaglia a fiori con i falpalà. Dietro l'occhio di Malocchio, un dispositivo telescopico consentiva alla Umbridge di spiare gli scrivani dall'altro lato della porta. Harry ci guardò dentro: erano ancora tutti riuniti attorno al Detonatore Abbindolante. Strappò il telescopio dalla porta, lasciando un foro, sfilò l'occhio magico e se lo mise in tasca. Poi si voltò, levò la bacchetta e mormorò: «Accio medaglione».
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Harry trovò la bevanda calda piacevole quanto il Whisky Incendiario la notte della morte di Malocchio; sciacquò via con il suo calore un po' della paura che gli palpitava nel petto. Dopo qualche minuto, Ron ruppe il silenzio.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   La mattina seguente, prima che gli altri due si svegliassero, Harry uscì dalla tenda e andò a cercare l'albero più vecchio, contorto e robusto del bosco. Alla sua ombra seppellì l'occhio di Malocchio Moody e segnò il posto incidendo con la bacchetta una piccola croce nella corteccia. Non era molto, ma sentiva che Malocchio lo avrebbe di gran lunga preferito a restare incastonato nella porta di Dolores Umbridge. Poi tornò alla tenda e attese di discutere con gli altri sul da farsi.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Be', se si potessero riportare indietro le persone, potremmo riavere Sirius, Malocchio... Silente... i miei genitori...»
La storia dei tre fratelli (Cap. 21 Harry Potter 7)

   «Grazie infinite per queste sagge parole, Mordente» concluse Lee. «Gentili ascoltatori, con questo siamo giunti alla fine di un'altra puntata di Radio Potter. Non sappiamo quando potremo essere di nuovo in onda; ma state certi che torneremo. Continuate a girare quelle manopole: la prossima parola d'ordine sarà 'Malocchio'. Proteggetevi a vicenda; abbiate fede. Buonanotte».
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)